Attività di controllo dei piccioni

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Anthea interviene per contrastare l’abitudine di tanti cittadini di dare cibo ai piccioni per contrastare gli effetti del cibo lasciato a terra che favorisce la presenza di topi

Rimini, 16 febbraio 2018 – Distribuire cibo ai piccioni non è un gesto di amore verso i volatili. Anzi, troppo spesso è un gesto egoistico, nel tentativo di attrarli a sé. Peraltro, l’articolo 10 del Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Rimini lo vieta espressamente.
Distribuire cibo ai piccioni, paradossalmente significa fargli del male; spesso viene somministrato cibo non idoneo per la loro dieta, gli si inibisce una corretta e benefica attività fisica e li si priva del movimento di volo per la ricerca di cibo presso le campagne, invalidando l’efficacia dello sterilizzante (innocuo per la salute dei colombi).
Senza contare che il cibo buttato a terra in aree pubbliche (pane, riso, pasta, scarti di cucina, ecc.) attira ratti e topi con conseguenti problemi di carattere igienico sanitario e di degrado urbano.

Anthea si occupa del servizio di controllo dei piccioni nel centro storico di Rimini e allo scopo di intensificare un’attività di sorveglianza programmata, attiverà una convenzione operativa con l’associazione di volontariato Accademia Kronos dotata di Guardie Zoofile, Ittico-Venatorie ed Ecologiche. Accademia Kronos è un ente senza fine di lucro, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare con D.M. 18 aprile 2007 pubblicato sulla G.U. n. 114 del 18 maggio 2007.

In piazze e giardini del centro storico di Rimini i siti di distribuzione saranno presidiati dalle Guardie Zoofile, grazie ai volontari dell’Accademia Kronos. I cittadini inadempienti saranno preventivamente informati e sensibilizzati; i recidivi potranno quindi essere sanzionati. Nel frattempo, Anthea ha già posizionato cartelli informativi.

Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Rimini

Art. 10: Alimentazione colombi
1. È vietato somministrare alimenti di qualunque tipo a volatili columbiformi. Apposito personale è autorizzato a fornire l’alimento idoneo nelle piazzole all’uopo predisposte (da 25 a 150 euro).
2. Il proprietario, l’amministratore o chiunque abbia la disponibilità di uno o più edifici è tenuto a verificare se negli stessi vi sia presenza di colonie (da 100 a 600 euro).
3. In caso di presenza di colonie di colombi, nidificanti o meno, i soggetti indicati al comma 2 devono darne immediata comunicazione al Servizio Ambiente del Comune provvedendo nel contempo alla chiusura con griglie o reti degli accessi ai luoghi di sosta o nidificazione (da 200 a 800 euro).