Due giornate formative sul BIM: come cambia la progettazione

Home 9 News 9 Due giornate formative sul BIM: come cambia la progettazione

Il 1° gennaio 2020 è scattata l’obbligatorietà dell’uso del BIM per le opere pubbliche d’importo pari o superiore a 50 milioni di euro. Per approfondire linee guida ed esempi di bandi di progettazione-lavori BIM Anthea, nell’ambito delle giornate formative dedicate alla modellazione informativa per la gestione del patrimonio immobiliare pubblico, ha organizzato ieri e oggi due momenti rivolti ai rappresentanti delle amministrazioni pubbliche locali e ai propri tecnici.

“Il BIM non è né una cosa né un tipo di software ma è un’attività umana che implica in ultima analisi ampie modifiche dei processi nel settore delle costruzioni”, ha spiegato a introduzione dei lavori il relatore delle due giornate, il professor Giuseppe Martino Di Giuda, prendendo in prestito una definizione coniata da Eastman, Teicholz, Saks e Liston (pionieri della metodologia BIM).

Il Building Information Modeling, da cui BIM, è un “contenitore di informazioni sull’edificio” in cui inserire dati grafici e specifici attributi tecnici anche relativi al ciclo di vita previsto, dal progetto alla costruzione, fino alla sua demolizione e dismissione.

La metodologia BIM consente di creare un modello informativo dinamico, interdisciplinare, condiviso e in continua evoluzione che contiene dati su geometria, materiali, strutture, caratteristiche termiche e prestazioni energetiche, impianti, costi, sicurezza, manutenzione, ciclo di vita, demolizione, dismissione.

Una sorta di cartella clinica dell’edificio, alla quale tutta l’Europa si sta convertendo.

“Il passaggio alla metodologia BIM Group è una evoluzione gestionale che dobbiamo favorire – ha sottolineato Andrea Succi, responsabile dI Anthea Futura – per due semplici ragioni, la prima è che si efficientano all’interno dei vari gruppi di lavoro le i formazioni in tutti i passaggi dei processi gestionali producendo strumenti di controllo molto utili e precisi; la seconda è che nel favorire il ‘nuovo e utile’ aziendale si stimola una mentalità individuale che valorizza responsabilità, competenza e voglia di crescere. Per questo motivo, per formare i nostri tecnici, da due anni investiamo energie e risorse in un ‘sistema operativo’ (BIM based) fatto di giovani. Per questo crediamo utile la collaborazione con il prof. Di Giuda e con il suo team di esperti”.

Di Giuda, Professore Associato al Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, ha concluso la giornata formativa illustrando esempi pratici di bandi di progettazione utili ai comuni soci.

Due giornate di confronto dinamico, alle quali seguiranno altri tre focus lab formativi di cui due a Rimini e uno a Milano.