Rafforzare il ruolo di corridoio ecologico urbano, ottimizzare il sistema dei percorsi, migliorare l’accessibilità e le connessioni.
Prende forma il progetto di riqualificazione del parco Ausa, vasto polmone verde tra il centro storico e il Parco del mare, sulla base di un masterplan coordinato da Anthea e dal Comune.
L’area verde da 283.479 metri quadri occupa l’antico alveo del torrente Ausa e il progetto prevede tre stralci successivi: il primo comprende l’area tra via Roma e piazzale Medaglie d’Oro ed è stato già approvato il documento di fattibilità delle alternative progettuali. Questo primo stralcio farà da progetto pilota per quelli successivi con l’obiettivo di realizzarlo entro l’estate 2026.
L’intervento in linea generale prevede l’implementazione delle alberature e degli arbusti, il potenziamento dei percorsi ciclabili e pedonali, la creazione di nuovi punti di aggregazione e di funzioni. Si interverrà anche sull’illuminazione e saranno valutate soluzioni come il desealing in grado di ridurre l’impermeabilizzazione dei suoli e gli sprechi della risorsa idrica.
Il parco Ausa, a «prescindere dai diversi nomi con cui siamo abituati a riconoscerlo», commenta il sindaco Jamil Sadegholvaad, rappresenta un «tassello indispensabile della riqualificazione urbana della nostra città che ha nella naturalizzazione dei luoghi e nella valorizzazione degli spazi aperti e del verde un tratto distintivo».
Più nello specifico il Masterplan individua ambiti distinti per caratteristiche paesaggistiche e per vocazioni. L’area a mare, il tratto compreso tra via Roma e piazzale Medaglie d’Oro che ha nel percorso ciclopedonale l’elemento prevalente; il parco delle mura, il tratto compreso tra le vie Roma e Circonvallazione meridionale caratterizzato dalla presenza delle mura storiche e dalla prossimità con l’Arco d’Augusto; il parco urbano, compreso tra via Circonvallazione meridionale e la porzione tangente a via Stegani e via Del Centino, che tocca quartieri molto popolosi e ricchi di attività. Infine il parco dei laghi che comprende la porzione tangente al Palacongressi e la restante parte fino a via Euterpe con due specchi d’acqua.